Anarchico italiano. Compì, a scopo politico, un attentato alla vita di
Umberto I il 17 novembre 1878 a Napoli. Armato di pugnale
P. ferì
leggermente il re, che viaggiava in carrozza in compagnia del presidente del
Consiglio dei ministri, Benedetto Cairoli. Processato e condannato a morte nel
1879, la pena gli venne in seguito commutata nel carcere a vita (Salvia, od.
Savoia di Lucania, Potenza 1849 circa - Montelupo Fiorentino, Firenze
1910).